Un Aperitivo con te, mia bella Palermo



Altro momento preferito della giornata è l'ora dell'aperitivo. Spritz rigorosamente Aperol, al massimo un mojito e tante patatine croccanti.Gli amici mi criticano perché ogni volta che propongo un aperitivo li porto in posti dove non si mangia, perché in fondo io odio il cibo da aperitivo:  taglieri con il prosciutto pieno di conservanti, pezzi di focaccia del discount - fatta con i forni dove usano il calore di combustione di legni pregiati di casse da morto-  e oli rancidi - mica come quello del mio amico Francesco Lo Sicco, Aziende Tamburello!!!!Per questo a Palermo vado in posti dove l'aperitivo non è a buffet e mangi quello che ti va.Il posto numero uno nella classifica Aperò fatta da me per adesso è il Nautoscopio frequentato da artisti, è una sorta di ritrovo di bohémien, dove puoi gustare il  "coppo" riempito con pesce fritto FRESCO e il tipico street food siciliano, da provare assolutamente le panelline!Il chioscetto del cibo è di FUD, un nota catena siciliana nata da qualche anno a Catania ...ed ora arrivata anche a Milano.Vicino ad una delle chiese più belle di Palermo, San Domenico, qualche tempo fa, è nato da uno storico negozio di ferramenta D'arpa e Buffa, un piccolo gioiello Ferramenta, per l'appunto, atmosfera internazionale, sound impeccabile e una ottima scelta di vini ... assolutamente da provare.
Fotografo Emilio Puccio: Ferramenta

Se invece non siete di gusti raffinati e volete provare una esperienza davvero strong potete andare da uno dei migliori ritrovi di Street food palermitano, Franco u' vastiddaru. Franco ormai non c'è più, ma le ricette di famiglia sono state ben custodite e il divertimento gastronomico è assicurato. Chiaramente non si può pretendere che una birra o una "bibita in lattina", ma almeno assaggerete quanto di più palermitano si possa pensare: arancinette alla carne e al burro (solo da noi le arancine sono femmine) panelle, crocchè, pane ca' meuza schietto e maritato, il tutto servito su elengantissimi piatti di plastica bianca del supermercato che vengono quasi lanciati sul tavolo e da tovaglie (si fa per dire) di carta con il logo della ditta. In conpenso girando appena lo sguardo troverete la fontana del settecentesca garraffo e in lontananza uno dei Ficus più straordinari d'Europa, abbracciato da una luce che al tramonto renderà d'oro anche le facciate più scure dei palazzi. 


Ritornando all'atmosfera lounge, sempre in zona Cala, c'è un localino su due piani che si chiama BOCUM.  Io me ne sono innamorata. A metà tra uno speakeasy newyorkese e una caffetteria parigina, il posto affascina per l'aura di mistero che assale i suoi avventori: insomma un posto da intenditori. Dato che a Palermo "è sempre bello", la stagione estiva dei locali si allunga fin quando Zeus e Poseidone permettono, e quindi alcuni sono aperti fino a dicembre, giusto in tempo per brindare al nuovo anno e andare a svernare ai caraibi... il Mida è uno di questi, posizionato nel golfo di Mondello, ha qualcosa che gli altri non hanno, la vista mare (Il Nautoscopio è sul mare, ma è il mare del porto!). Sulla costa rocciosa dell'Addaura, invece, vi consiglierei il plait, una piattaforma che profuma di creme solari e che di mattina funziona da lido (straconsigliato, servono alcolici anche prima delle 12 e li fanno davvero bene) l'accesso al mare è molto easy,  mentre  la sera si trasforma in un locale da cocktail. Dicono che l'aperitivo (mangereccio) sia buono, anche se in verità io non l'ho mai provato perchè tutte le volte che ci sono andata ero sempre satolla per i pranzi in famiglie e quindi ho solo bevuto. Ritornando in città potete sicuramente provare l'aperitivo di Pasqualino, un locale piccolo quanto ispira il suo nome, ma che offre un grande spazio all’esterno, essendo in una delle prime strade pedonali della città, Via Generale Magliocco. 

Con appena € 10 euro potete fare una cena/aperitivo a base di focacce ripiene di gustosissime leccornie locali e rilassarvi a chiacchierare con gli amici comodamente seduti lontani dalle auto che generalmente si fanno strada tra la gente nelle vie della movida. Dulcis in fundo, per i veri romantici, e per chi si ritrova qualche euro in più nel portafogli, Il Grand Hotel Villa Igiea ... c'è solo una parola che può descrivere la sensazione di sorseggiare un cocktail di fronte al panorama più bello della città: INCOMPARABILE. Prendete il Pink Passion o il Bella Vista.  Se siete fortunati li preparerà il loro ideatore Pietro Randazzo, un barman vecchio stile che qualche anno fa è arrivato secondo al mondo con le sue "pozioni" in una delle più importanti competizioni del settore. 

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